Francesca e Majlend si sono conosciuti a Mumbai, in India, nel 2014.
Era Ottobre, faceva caldissimo e si sono innamorati, non solo di questo incredibile paese.
Da allora ci ritornano ogni inverno.
Eccoci!
Siamo due fotografi e adoriamo gironzolare per mesi nel continente asiatico.
Perderci, ritrovarci, conoscere e soprattutto stare.
Stare a lungo in un posto ci ha permesso di entrare in contatto con realta sorprendenti.
Fermarci a bere chai, ascoltare le persone su di un terrazzo, trovare ballerine di flamenco a Bombay o prendere lezioni di Sitar, meditare alla Global Vipassana Pagoda o prendere lezioni di cucina dall’istituzione di Mysore, leggere, leggere ancora.
Insomma riteniamo indispensabile il tempo.
Tempo per noi stessi, per conoscere se stessi.
Abbiamo deciso da subito che la nostra base fosse la cascina dei nonni di Fra.
Ed ecco nascere piano piano l’idea di Cascina Cultura, un luogo che potesse racchiudere le nostre passioni.
Anno dopo anno riusciamo a ristrutturarne qualche parte e la arricchiamo dei doni che i viaggi ci hanno donato, dai muri in Tadelak marocchino di alcune pareti al profumo di incenso.
Francesca si é innamorata dello yoga e ha iniziato ad approfondire questa pratica.
Il suo percorso inizia con la pratica di Ashtanga fino a trovare dopo alcuni anni Acharya Venkatesh a Mysore, che diventa il suo maestro di Hatha Yoga Tradizionale.
Francesca e’ laureata in Fotografia e Antropologia.
Ha vissuto per molti anni in Francia, soprattutto a Parigi.
Adora la Sicilia e la sua tesi era in Antropologia dello Spazio.
Ha ereditato da sua mamma infatti la passione per arredare gli spazi e da suo nonno paterno l’amore per i mercatini.
Dopo una grande passione per l’Africa e il mondo arabo, ora e’ senza dubbio nella fase asiatica della sua vita.
Majlend e’ un fotografo e videomaker.
Tutti pensano sia indiano, ma e’ nato in Albania e cresciuto a Firenze.
Nel Luglio 2019 Francesca e Majlend si sono sposati in un campo di ulivi a Cervo.
“Il cielo e’ perpetuo, la terra e’ perenne.
Essi sono eterni perche’ non vivono per se’ stessi.”